Il Sogno dei Draghi: storia e geografia

“Il sogno dei draghi” è un’ambientazione fantasy classica, pensata per una serie di racconti di avventura indirizzati a un pubblico di giovani adulti. Per spiegare brevemente la geografia, è necessario comprendere che il mondo in cui si svolgono le vicende è caratterizzato da quattro grandi continenti con notevoli differenze culturali e sociali.

L’Impero di Aldoran controlla tutto il continente nord-occidentale, che porta lo stesso nome. Si tratta di un Impero suddiviso in nove ducati, che un tempo erano dei regni autonomi. L’Imperatore attuale è Lord Gyr del casato di Gyx, protettore dei nove ducati, che abita nella capitale Absalom; il Primo Ministro, come sempre, è Viktor, l’avatar del dio-drago Viktor.  L’Impero è abitato principalmente da umani; le altre razze sono poco presenti, in alcuni ducati addirittura ghettizzate. L’Impero di Andoran è caratterizzato sullo stile della germania feudale e delle leggende anglosassoni, un fantasy classico medievale, con differenze interne basate sui nove ducati.

Il continente sud-orientale è l’arcipelago di Alkenstar e porta lo stesso nome dell’entità politica che lo controlla completamente: la repubblica di Alkenstar. Al suo interno sono presenti molti umani, halfling e gnomi. Si tratta di una civiltà scientificamente più avanzata rispetto agli altri continenti, grazie al sangue di Dakan. L’utilizzo del potere del dio-drago ha portato la repubblica a sviluppare aeronavi e alchimie molto potenti, un’atmosfera high-fantasy con magie alla portata di tutti i cittadini.

Merwan è il continente sud-occidentale, suddiviso in due grandi regni. A nord si trova il regno elfico di Nirmathas, regno selvaggio coperto da foreste e boschi, patria del dio-drago Saniss. La regina Morwel e la sua corte elfica dominano su tutti i simili e tendono a rimanere isolati dalle altre razze. A sud la geografia si fa più aspra e meno rigogliosa, con coste dure e frastagliate; in questi territori si trovano le città stato di Merwan, ognuna con il suo sistema di governo e le sue caratteristiche. Taller è il dio-drago dominante. Le città si uniscono in caso di guerre o di calamità, altrimenti pensano principalmente ai loro affari e a commerciare lungo le vie marittime. Sono abitate principalmente da umani, halfling e gnomi. Le due entità politiche di Merwan sono divise geograficamente dalla grande catena montuosa del Jalmeray, dove si trovano i monasteri del dio-drago Lagris.

Il continente nord-orientale è Taldor, il più vasto di tutto il mondo, diviso in due regni da sempre in guerra tra di loro. A sud si trova il regno desertico di Qadira, fedele al dio-drago Deijas. Abitato principalmente da umani ma aperto a tutte le razze, compresi mezzelfi e mezzorchi, è più inflessibile nella religione da professare piuttosto che nella razza d’appartenenza. A nord invece domina il regno nanico di Ishtar, una regione inospitale piena di ghicaccio e montagne impervie. Qui abitano anche le tribù dei giganti, tutti fedeli al dio-drago Thorgen. È considerata la colonia in superficie del regno demoniaco di Astaroth, grazie alla fedeltà allo stesso dio-drago.

Altri luoghi d’interesse nell’ambientazione: il continente inabissato del re tritone, il regno angelico di Ariel, il regno demoniaco di Astaroth, il regno dei morti di Lagathon, la cittadella astrale di Luriel.

La guerra del primo sangue

All’inizio del tempo onirico, quando i draghi cominciarono a sognare per impedire la rovina del mondo, tutti gli esseri viventi vivevano assieme ai draghi e contrastavano il potere dei Grandi Antichi.

Tuttavia, Astaroth e Thorgen decisero di ridare il via alla guerra eterna e uccisero Meinhart, che voleva trovare il modo di salvare il mondo originario. Da quel momento il mondo si è suddiviso in tanti regni, ognuno alla ricerca della propria strada, senza più preoccuparsi dei Grandi Antichi.

Un intero continente è scomparso perché Meinhart ha smesso di sognare e non riuscito a passare tutto il potere onirico ai figli. Rimangono tuttora artefatti, tracce e frammenti dell’antica civiltà che abitava quel continente. Si pensa addirittura che possano esserci eredi viventi delle razze che abitavano il continente scomparso.

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