Trucioli

Il finestrone di casa mia è rovinato, il gatto continua a utilizzarlo come tiragraffi. Giorno dopo giorno, tira via trucioli di legno dall’infisso. Di questo passo finirà per rovinarsi in maniera irrimediabile.

Vivo questa situazione da più di due anni e non ho ancora risolto la situazione. In realtà, dentro di me, non ho nessuna intenzione di farlo. Lo lascio accadere, mi piace lasciarlo accadere.

Non si tratta di disprezzo per i beni materiali, no. La roba costa dei sacrifici, se non fisici, almeno morali. Il lavoro e la fatica meritano rispetto. Ma è l’uso a dar senso a ciò che possediamo, ai materiali che compongono la nostra casa.

Gli oggetti che più ci piacciono sono usurati: è il loro consumo a ricordarci quanto ci accompagnino nella nostra vita. Per questo mi spaventano le case perfettamente pulite e ordinate.

Potrei impedire al gatto di rovinare l’infisso, ma quei trucioli rappresentano la vita che passo nella mia casa. Potrei farlo per aumentare il valore dell’immobile per una vendita futura; ma se pensassi unicamente a quel momento, tanto varrebbe andarsene subito. Potrei farlo per migliorare la mia immagine nei confronti degli ospiti che non mi conoscono, ma non ho motivo di accogliere in casa persone a cui voglio nascondere la mia vera natura.

Non voglio farmi possedere da nessuno, neppure dalle cose che possiedo.

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